Sono passati molti anni da quando Salvatore Sardu ha lasciato l’insegnamento. Scelto come missione ma non sempre gradita alle autorità scolastiche, dato che a portare avanti una didattica nuova, con dispense, filmati o mostre, per svecchiare programmi beceri, si rischia di passare per sobillatori, nemici del potere, impersonato dal preside o, a volte, dall’ispettore ministeriale. Un’analisi ironica, dove l’insegnante senz’anima’ si tramuta in un “corvo” irridente, che con versi caustici si vendica di anni di angherie. Il romanzo racconta anche vacanze da brivido, con traffico d’armi e notti di fuoco, tra spiagge immacolate e bombaroli e altre storie.